#PuntidiVista: Enrico Carosio, come far crescere cittadini solidali
Essere riconosciuti ed ascoltati è il primo passo per imparare ad essere solidali. Ne è convito Enrico Carosio, pedagogista, formatore e coordinatore per Avis nazionale il progetto CSO (Cittadini Solidali Ora): un progetto che guarda alla sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole medie e superiori.
Enrico Carosio è stato a Varese per presentare uno strumento interattivo da portare nelle scuole: “Il coinvolgimento dei ragazzi – spiega – non si ottiene facendo leva sul senso di colpa, dicendo loro semplicemente che devono donare perché ce ne è bisogno. Bisogna puntare al loro coinvolgimento, al farli sentire ascoltati per quello che sono, superando pregiudizi e creando empatia: solo così loro si possono attivare e rispondere al bisogno degli altri”.
Quello che si porta nelle scuole con questo progetto risponde a una logica differente che è quella del coinvolgimento, del senso e del perché. A spiegarlo non è solo un esperto, ma una persona che ha alle spalle una esperienza come educatore di strada negli anni ’80 a Genova ed è anche padre di tre figli. “Lo strumento che proponiamo – dice – porta proprio nella direzione dell’ascolto e del coinvolgimento attivo dei ragazzi in classe. Non si parte da cosa va fatto, ma si va al senso del perché si fa una cosa: la passione e il senso sono ciò che devono spingere i giovani, altrimenti finisce che si resti in balia di quello che il mondo propone”.