Grazie ai 24 mila donatori del Varesotto e a tutti quelli che vorranno unirsi a loro
Si celebra domani, venerdì 14 giugno, la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, istituita nel 2004 dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità): un’occasione importante per dire grazie a tutti i donatori e per ribadire concetti fondamentali che rendono questo tipo di dono così importante.
Domani, inoltre, avverrà il “passaggio di consegne” con la cerimonia dello scambio delle bandiere tra lo Stato che ospita quest’anno l’evento globale dalla Giornata Mondiale, il Ruanda, e lo Stato che lo ospiterà il prossimo anno, ovvero l’Italia che ha visto accolta la sua candidatura per il 2020.
Per quest’anno, mentre su tutto il territorio della provincia di Varese si stanno susseguendo le manifestazioni per celebrare questa giornata, Avis Provinciale Varese, organizzazione di coordinamento delle 43 Avis Comunali presenti sul nostro territorio, coglie l’occasione per scattare una fotografia: i donatori in provincia di Varese sono oltre 24 mila, un numero importante anche se tra il 2017 e il 2018 sono diminuiti di quasi 400 unità; gli uomini sono in generale più numerosi delle donne che però risultano in maggioranza nella fasce di età più giovani.
«Il dato del calo dei donatori – dice il presidente di Avis Provinciale Varese, Gianpiero Badanai – pur non creando allarmismi, ci impone di fare ancora una volta un appello a tutti coloro i quali non stanno ancora donando, pur potendolo fare: il fabbisogno di sangue continua a crescere e non vi è altro modo di rispondere se non con la donazione volontaria periodica e programmata. Si tratta di un gesto semplice e che non richiede un eccessivo impegno in termini di tempo. In generale si stima che ogni donazione di sangue “porti via” circa un’ora di tempo». L’appello è rivolto a chiunque abbia compiuto 18 anni di età e fino ai 60 anni (in alcuni casi si può andare anche oltre questo limite), a condizione di un peso corporeo superiore ai 50 chili e buone condizioni di salute.
La giornata di quest’anno mette al centro il tema della sicurezza delle terapie trasfusionali, tradotta attraverso lo slogan “Safe blood for all” (sangue sicuro per tutti): obiettivo che può essere raggiunto tramite la donazione volontaria e soprattutto periodica così da garantire l’autosufficienza. La Giornata mondiale del donatore di sangue è anche occasione per ribadire alcuni messaggi chiave che sottolineano il bisogno di sangue ed emocomponenti, come risposta a malattie che possono essere letali: una risposta che deve essere fornita in quanto la salute è un diritto fondamentale. Vale la pena ricordare che il sangue serve per diverse situazioni che, solo per fare alcuni esempio, vanno dalla gravidanza ai bambini con gravi forme di anemia, fino alle situazioni di emergenza e ai pazienti in attesa di intervento chirurgico.